Per la prima volta la Campagna nazionale ENPA 2025 nelle farmacie veronesi
“Non buttarlo via. Non è un rifiuto”. È questo lo slogan 2025 lanciato dall’Ente nazionale protezione animali nella campagna contro l’abbandono di animali che quest’anno entra nelle farmacie veronesi.
L’accordo pilota fra la sezione Veronese dell’ENPA e Federfarma Verona vede per la prima volta le farmacie coinvolte direttamente a titolo volontaristico nella lotta agli abbandoni degli animali da compagnia, piaga che purtroppo si acuisce nel periodo estivo.
«La cura e il benessere animale rientrano perfettamente nell’ambito del concetto “One planet, One Health” cui Federfarma aderisce e che promuove ogni giorno a tutela dell’intera comunità in cui opera – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. L’incivile fenomeno degli abbandoni che si moltiplicano in estate deve essere combattuto sviluppando il senso civico nei confronti degli animali che, in un’ottica più ampia e globale, abbraccia tutti gli esseri viventi. In farmacia ci facciamo promotori di questa nuova iniziativa solidale perché crediamo che una società sana debba trattare con rispetto tutti i suoi membri, soprattutto quelli più deboli: mission primaria della farmacia territoriale è prendersi cura della salute fisica e psicologica degli esseri umani così come degli animali».
«Gli animali domestici, se veramente amati, fanno parte della famiglia. Noi lo vediamo ogni giorno quando parliamo con i padroni che ci chiedono non solo farmaci, ma anche consigli per migliorare la qualità di vita dei loro pet – dice Gianmarco Padovani, vicepresidente Federfarma Verona -. Poiché onnipresente sul territorio e per la sua vocazione al benessere in senso lato, la farmacia è dunque il luogo ideale per diffondere il messaggio contro l’abbandono che provoca tanto dolore in animali vulnerabili, molti dei quali per la disperazione muoiono di inedia, oltreché rimanere vittime di incidenti, malattie e violenze».
«C’è ancora tanto da fare per porre fine alla crudele pratica dell’abbandono che, lo ricordo, è punita dalla legge così come tutti i maltrattamenti agli animali, di qualsiasi specie – spiega Romano Giovannoni, presidente sezione veronese ENPA -. Nel 2024 abbiamo preso in carico quasi 400 tra cani e gatti in difficoltà e dall’inizio di quest’anno i dati parlano di circa 200 casi. Il lavoro di tutti i volontari è molto intenso perché noi operiamo e accogliamo gli animali che provengono da Verona e da una cinquantina dei 98 comuni della provincia. Le campagne di sensibilizzazione come quella messa in atto insieme alle farmacie sono necessarie perché l’inciviltà si combatte con l’esempio, ma anche con l’informazione. Dopo l’accoglienza in canile o gattile il nostro obiettivo è dare una seconda chance, questa volta di qualità a tutti quegli animali indifesi che sono stati considerati come uno oggetto di scarto da esseri umani dissennati».
Cosa fare se si trova un animale
Inciviltà e crudeltà sono le parole più associate al nefasto fenomeno degli abbandono, ma ce n’è un’altra che mette a repentaglio la vita di tanti animali: l’indifferenza. Spesso per non “rovinarsi” la giornata quando si avvista un animale in difficoltà si tira dritto giustificando se stessi con il pensiero che qualcun altro se ne prenderà cura, mentre in molti casi basta una semplice telefonata agli organi preposti. In farmacia è disponibile al cittadino anche il decalogo ENPA che riporta le corrette indicazioni in caso di ritrovamento di un animale abbandonato o dell’avvistamento di un atto di crudeltà. Le informazioni sui recuperi si estendono agli animali esotici e a quelli selvatici.
Se assisti a un caso di abbandono non voltarti dall’altra parte e denuncia l’accaduto alle forze dell’ordine (Polizie locali/Carabinieri/Polizia di Stato) i colpevoli. Raccogli, se puoi, le informazioni necessarie ad individuare i responsabili, come il numero di targa. Puoi chiamare il numero unico 118, istituito per intervenire a tutela dell’uomo in situazioni di emergenza: un gatto ferito che si trascina in mezzo alla strada, un cavallo che fugge impaurito, un cane aggressivo che vaga in un quartiere, una pecora entrata in autostrada attraverso un varco della recinzione, giusto per fare degli esempi, rappresentano senz’altro possibili fonti di pericolo per l’uomo e il 118 non dovrebbe esitare a intervenire o, altrimenti, dare informazioni utili sugli enti a cui rivolgersi a livello locale.
Se trovi un gatto
È importante sapere che molti gatti non sono stati abbandonati o si sono smarriti, ma vivono in libertà e appartengono alle cosiddette “colonie feline”, tutelate e protette dalla Legge 281 del 14.08.1991. Spesso sono accuditi da persone riconosciute dalla legge come “tutrici di colonia felina” e probabilmente sterilizzati dal Servizio Veterinario ASL o da associazioni protezioniste. Prima di raccogliere un gatto dalla strada, quindi, occorre essere certi che sia veramente in difficoltà. In questo caso, ci sono alcune informazioni utili da conoscere per agire al meglio: i gatti smarriti, di norma, non si allontanano molto dalla loro abitazione ma, essendo terrorizzati, tendono a rimanere nascosti soprattutto durante il giorno. Potrebbe anche essere caduto da un balcone e i proprietari si potrebbero già essere attivati per ritrovarlo. È fondamentale, quindi, diffondere il più possibile la notizia del ritrovamento telefonando al Comando di Polizia Municipale del Comune di riferimento (potrebbe essere già stato segnalato lo smarrimento da parte dei proprietari).
Se trovi un cane
Anche in questo caso è importante sapere che un cane vagante non sempre è stato
abbandonato ed è possibile che il suo proprietario lo stia cercando: per questo è bene
contattare subito la Polizia Municipale competente nel Comune del luogo di ritrovo (chi si appropria di un cane vagante senza avvisare l’Autorità competente per il ritiro, commette il reato di “appropriazione indebita”).
Nel caso il ritrovamento avvenga in prossimità di binari ferroviari, bisogna contattare la Polizia Ferroviaria, se invece avviene in autostrada, strade statali o provinciali, la competenza è della Polizia Stradale.
Altri animali domestici
in caso di ritrovamento di animali domestici come conigli, criceti, tartarughe, pappagalli, ecc., è necessario comunicare il suo ritrovamento, fornendo un’accurata descrizione dello stesso, al Comando di Polizia Municipale del Comune in cui è stato trovato. Lasciare i propri recapiti (indirizzo e numero di telefono) e farsi indicare qual è la struttura competente per territorio in grado di ospitare l’animale.
Animali selvatici
Chiedere aiuto – e comunque comunicare sempre il ritrovamento – ai Carabinieri Forestali (tel. 1515), al Corpo Forestale Regionale (112) o alla Polizia Provinciale, se presente. Anche se non dovessero intervenire direttamente, vi comunicheranno i recapiti del Centro Recupero Fauna più vicino dove consegnare l’esemplare.
Non esitate a contattare il CRAS: se fosse molto lontano e impossibilitato ad occuparsi del recupero, gli operatori vi sapranno fornire indicazioni di importanza vitale per non commettere errori, che possono diventare letali per gli animali. Il CRAS della provincia di Verona è denominato “Progetto Natura Verona Lago” e si trova in Localita Saline, 7 a Lazise. Per maggiori informazioni visitare il sito https://www.progettonaturaveronalago.it/.
Pene più severe
Dal 1° luglio 2025 sono entrate in vigore nuove norme più severe per tutelare gli animali e contrastare ogni forma di maltrattamento e abuso, nella fattispecie l’aumento delle sanzioni penali e amministrative per tutti i reati contro gli animali, come l’uccisione e il maltrattamento (artt. 544 bis e seguenti del Codice penale).
Chi maltratta un animale, provocandogli lesioni, o sottoponendolo a sevizie, ma anche a fatiche o lavori insopportabili, rischia fino a 2 anni di carcere.
L’uccisione di animali senza necessità è punibile con pene che variano da 6 mesi a 3 anni di reclusione, più una multa da 5.000 a 30.000 euro. Se il fatto è commesso con crudeltà o prolungando le sofferenze dell’animale, la pena può arrivare fino a 4 anni di reclusione e 60.000 euro di multa.
L’abbandono di animali è considerato un reato punibile con l’arresto fino a un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Detenere animali in condizioni incompatibili con la loro natura e che causino gravi sofferenze è punito con le stesse pene dell’abbandono. Le pene possono essere aumentate in caso di crudeltà, prolungamento delle sofferenze, o se l’abbandono avviene in modo particolarmente pericoloso.
La legge prevede sanzioni anche per chi organizza o promuove spettacoli o manifestazioni che comportino sevizie o strazio per gli animali, e per chi li impiega in combattimenti o competizioni non autorizzate.
di: Nicoletta Fattori