Per il benessere di tutte le funzioni vitali bere acqua senza dimenticare la pelle
di Nicoletta Fattori

L’acqua è l’elemento fondamentale per la vita. Alla nascita il nostro corpo è costituito da liquidi nella misura del 75-80% rispetto al peso corporeo, percentuale che cala fino ad arrivare al 40-50% nei soggetti anziani. Il calo di acqua nell’età adulta e nell’anziano lo si nota per primo dalla pelle che risulta meno elastica e più secca, mentre l’organo con il più alto contenuto di acqua è il cervello con circa l’85% del suo volume, a seguire il sangue con l’83%. L’acqua viene introdotta con gli alimenti e le bevande ecco perché l’idratazione deve costituire una fondamentale parte dell’alimentazione. La quantità di liquidi prodotta con il metabolismo (circa 350 ml/giorno) non è sufficiente a coprire il fabbisogno quotidiano del corpo umano e il bilancio idrico dipende dal mantenimento dell’equilibrio tra il volume d’acqua in entrata e quello in uscita dall’organismo.
Quando siamo disidratati il sangue diventa vischioso, rendendo difficoltosa la circolazione, soprattutto a livello cerebrale. L’immediata conseguenza è una diminuzione dell’ossigenazione cellulare con il rallentamento delle funzioni cerebrali, minore concentrazione e attenzione, nonché un diffuso senso di debolezza muscolare.
L’acqua svolge all’interno del corpo molte funzioni: permette il trasporto dei nutrienti, regola il bilancio energetico, ha potere detossificante, regola temperatura corporea ed equilibrio idrico.
Ogni giorno si eliminano circa 3 litri di acqua con traspirazione e respirazione, urine e feci, tutti liquidi che devono essere reintegrati. La disidratazione è molto pericolosa perché oltre a diminuire il volume della componente liquida del sangue depaupera tutte le cellule corporee influenzando negativamente anche l’attività cardiaca.
Idratazione della pelle in autunno
Paradossalmente la pelle risulta più secca alla fine dell’estate ed è proprio allora che si devono mettere in atto pratiche efficaci modalità per riacquistarne la morbidezza e contemporaneamente mantenere più a lungo i benefici estetici della tintarella residua.
«L’acqua è un elemento indispensabile per il benessere della pelle spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. Nei casi di disidratazione sistemica, cioè quando l’organismo perde più acqua e liquidi di quanti ne assuma, creando squilibrio idro-elettrolitico e compromissioni delle funzioni corporee, la riserva dermica diventa la prima fonte a cui attingere per sopperire alle carenze idriche. Ma non tutte le pelli sono uguali anche a parità di età biologica, quindi ogni strategia di idratazione deve essere personalizzata ponendo grande cura nella ricerca della qualità, indipendentemente dal costo e dalle marche. Attenzione massima per le con problemi allergici o particolarmente sensibili che necessitano di prodotti specifici per non innescare reazioni peggiorando quindi la situazione invece che migliorarla. All’idratazione del corpo “da dentro” con l’assunzione di almeno 2 litri di acqua al giorno, deve quindi corrispondere quella locale con prodotti studiati per età e sesso che apportino la giusta quantità di nutrienti».
Il foto danneggiamento cronico, nel quale le strutture dermiche sono alterate dalle radiazioni UV e perdono la capacità di trattenere i liquidi è uno dei casi tipici in cui la pelle si manifesta sempre più secca e quindi invecchia precocemente.
Dopo le vacanze estive è dunque vivamente consigliato effettuare con regolarità leggeri peeling in grado di eliminare le cellule “morte” della pelle che risulterà così più ricettiva a creme, spray oppure oli idratanti, mantenendo inoltre più a lungo l’abbronzatura.
Credits: Adobestock© Mikkel Bigandt