Farmaci e consigli

Grande importanza dell’attività fisica infantile e senile

di Nicoletta Fattori

Prevenzione a largo spettro anche per allontanare l’incubo delle recidive tumorali. La scienza ne è convinta da tempo e cerca in tutti i modi di farlo comprendere alla cittadinanza: l’attività fisica è necessaria alla salute. Si tratta di una sorta di medicina fai da te proficua a diversi livelli.

L’attività fisica agisce su alcuni meccanismi essenziali dell’organismo, come il metabolismo energetico e ormonale, l’infiammazione, il sistema immunitario. Si deve  distinguere tra due tipi di attività fisica: aerobica e anaerobica, come spiega l’Associazione italiana di oncologia medica. L’attività aerobica determina l’aumento del flusso di sangue che ossigena i tessuti, facilitando anche la produzione di sostanze antinfiammatorie e l’eliminazione di quelle  tossiche accumulate, si attiva dopo circa 3-4 minuti di sforzo intenso e si stabilizza dopo 20 minuti. L’attività aerobica regolare aiuta a ridurre l’indice di massa corporea e quindi, in modo indiretto, a prevenire i tumori legati al sovrappeso e all’obesità. Nell’attività fisica anaerobica grazie alla quale i muscoli si allenano e si rinforzano, non c’è accelerazione del battito cardiaco, ma essa risulta comunque molto efficace soprattutto se protratta più a lungo.

Muoversi in generale accelera il transito intestinale e riduce così il tempo  in cui le sostanze di scarto dell’alimentazione rimangono in contatto con le mucose di stomaco e intestino e che possono determinare l’insorgenza del cancro del colon. Una pratica sportiva costante e moderatamente intensa riduce la concentrazione di alcuni ormoni (trai quali gli estrogeni) a cui sono sensibili tumori come quelli dell’utero, della mammella e della prostata. Inoltre lo sport aumenta la sensibilità dei tessuti all’insulina e ne diminuisce il rilascio nel sangue, favorendo l’utilizzo immediato degli zuccheri. L’insulina è un ormone prodotto dal pancreas essenziale per l’organismo, ma se presente in concentrazioni elevate nel circolo sanguigno stimola in modo eccessivo l’infiammazione e facilita la crescita dei tumori. È proprio per questo che si consiglia un’alimentazione ricca di alimenti a basso indice glicemico, cioè quelli che aumentano lentamente il livello di insulina nel sangue. Infine l’attività fisica stimola il sistema immunitario attraverso l’aumento dell’attività fagocitaria di macrofagi e neutrofili, ed aumentando la proliferazione di cellule natural Killer e linfociti.

Fare attività fisica riduce, quindi, il rischio di sviluppare diversi tipi di cancro in particolare quelli di colon-retto, seno, utero e secondo alcuni studi, come sottolinea l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro, anche endometrio, polmone e prostata.Partendo da questo dato scientificamente provato è necessario per la salute pubblica che un sempre crescente numero di cittadini venga a conoscenza dei benefici del movimento ricevendo semplici, ma pratiche indicazioni.

“Insieme per la prevenzione” è l’iniziativa promossa dall’AIRC e Federfarma, focalizzata sulle abitudini e sui comportamenti più opportuni da adottare per ridurre il rischio di cancro, divisi in 3 step: consapevolezza dei benefici, attività fisica per età e interruzione regolare delle sessioni statiche di lavoro e non solo.

Il tema affrontato è “L’esercizio fisico ci protegge dai tumori”. Attraverso locandine presenti nelle farmacie vengono illustrati e veicolati i benefici dell’attività fisica sull’organismo, nonché fornite indicazioni essenziali sulle modalità da seguire per fare movimento in maniera efficace ai fini della prevenzione, in rapporto all’età. Il farmacista aiuta a ricordare che l’attività fisica mantiene giovane l’apparato muscolo-scheletrico, accelera il transito intestinale, aiuta a mantenere il peso sotto controllo, stimola in sistema immunitario, riduce la concentrazione di alcuni ormoni come quelli dell’utero e del seno.

Movimento a step per età. Secondo le indicazioni di AIRC bambini e adolescenti dovrebbero praticare attività sportiva, moderata o intensa, per almeno un’ora al giorno. Salendo con l’età gli adulti tra i 150 e i 300 minuti di attività fisica moderata o almeno 75-150 minuti di attività fisica intensa a settimana, con l’integrazione di esercizi di rafforzamento muscolare. Per gli over 65 le indicazioni sono quelle rivolte agli adulti con l’aggiunta di esercizi per allenare l’equilibrio.

«Aderendo al progetto le farmacie esprimono la propria responsabilità sociale con azioni concrete  – sottolinea Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. Inoltre, grazie alla loro presenza capillare sul territorio, possono sensibilizzare un gran numero di persone sull’importanza di praticare regolarmente attività fisica al fine di prevenire i tumori. Quello che colpisce in prima istanza è l’“obbligo” salutare rivolto ai bambini che dovrebbero praticare almeno 7 ore di attività fisica alla settimana. Pensando all’aumento del sovrappeso in età pediatrica che si registra in questi ultimi anni, l’indicazione che i genitori possono recepire in farmacia è senza dubbio un valore aggiunto ed educativo di alta rilevanza socio sanitaria».

«Un consiglio pratico e trasversale che viene lanciato in questa campagna preventiva è spezzare l’attività statica sia lavorativa che ricreativa come le sedute di lettura, davanti alla televisione o al computer – dice Gianmarco Padovani, vicepresidente Federfarma Verona -. Generalmente non viene considerato dannoso, ma è davvero deleterio rimane fermi per ore tanto è vero che AIRC suggerisce vivamente di alzarsi con frequenza dalla sedia o dal divano per dedicare qualche minuto ad una leggera attività fisica che può comprendere semplici esercizi di allungamento per braccia, spalle, collo e piegamenti degli arti inferiori. Gli effetti si vedranno nell’immediato, ma soprattutto nel lungo termine, anche a vantaggio della salute oculare».

Bambini e adolescenti. Quando la pratica dell’attività fisica viene acquisita nell’infanzia tende a divenire parte integrante dello stile di vita della persona. Generalmente da bambini si apprendono quei comportamenti che perdurano nel tempo e che possono avere un’influenza sulla salute nelle età successive. Tra i fattori caratterizzanti gli stili di vita, l’attività fisica, ricreativa o sportiva, ha un ruolo prioritario per la salute e riveste particolare importanza in età evolutiva. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità numerose evidenze scientifiche dimostrano che svolgere attività fisica con regolarità promuove la crescita e lo sviluppo nell’infanzia, con molteplici benefici per la salute fisica, mentale e cognitiva, funzionali al raggiungimento di un sviluppo armonico. La partecipazione ad attività motorie può essere inoltre di supporto allo sviluppo sociale dei bambini, offrendo loro opportunità per l’espressione personale, la costruzione dell’autostima, l’interazione e l’integrazione sociale, competenze e abilità utili per la vita futura. Negli adolescenti si è osservato che l’attività fisica influenza anche diversi aspetti dello stile di vita, favorendo l’adozione di comportamenti salutari tra i quali abitudini alimentari corrette, rinuncia all’alcol e al fumo di sigaretta. Per tutti questi motivi, in età scolare appare particolarmente importante la pratica quotidiana del movimento, dai giochi ad altre attività, sia a scuola sia durante il tempo libero. Purtroppo i dati riferiti alla popolazione più giovane indicano una tendenza alla scarsa attività fisica. Il movimento concepito in passato come gioco all’aperto, attività non strutturata e senza sorveglianza, si sta trasformando sempre più in attività strutturate svolte sotto la supervisione di un adulto. La carenza di spazi e di tempi adeguati, nonché di sicurezza nel frequentare luoghi all’aperto, fa sì che i bambini e gli adolescenti siano sempre più spesso confinati in spazi chiusi coinvolti in attività sedentarie quali guardare la televisione, giocare ai videogame, con lo smartphone o il tablet.

L’eccessiva sedentarietà e la poca attività fisica rappresentano due importanti fattori di rischio nel determinare malattie croniche e metaboliche come malattie cardiovascolari, diabete e cancro, e rivestono una particolare importanza proprio durante la crescita. Ecco perché è importante che i genitori vengano a conoscenza dei rischi che corrono i loro figli se non eseguono fin da piccoli una corretta e costante attività fisica.

Quando praticare attività fisica in estate. Parallelamente alle indicazioni di carattere generale si devono tenere conto quelle del “buon senso” che impone si proteggere il capo per evitare insolazioni, idratarsi con acqua non ghiacciata, preferire le ore del mattino e della sera. Praticare attività fisica benefica significa anche valutare giorno per giorno il proprio stato di salute, le temperature atmosferiche, l’umidità dell’aria. In farmacia sono disponibili i bollettini della Protezione Civile che indicano quotidianamente il rischio per la salute diviso in 4 livelli partendo dallo zero (nessun rischio) al terzo, che indica condizioni di emergenza (ondata di calore) con possibili effetti negativi sulla salute di persone sane e attive e non solo sui sottogruppi a rischio come gli anziani, i bambini molto piccoli e le persone affette da malattie croniche.

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