Molti rimedi, ma soprattutto costanza

Indossare sandali e addirittura andare a piedi nudi è una pratica consigliata per la salute del piede che quotidianamente è costretto in scarpe chiuse, calze, ma è anche vittima di cattivi comportamenti.
Con la bella stagione è bene quindi rendere un po’ di benessere ai piedi che però spesso vengono nascosti perché le unghie sono state colpite da spiacevoli funghi che ne alterano l’omogeneità, causando ispessimenti e discromie, cioè variazioni di colore. Si parte da piccole macchie bianche che possono ingrandirsi e virare al giallo fino al grigio.
Le onicomicosi attaccano anche le mani e si diffondono solitamente dalla parte più esterna dell’unghia. Si tratta di una patologia spesso difficile da debellare, tendente a ripresentarsi (recidiva) se non affrontata con i giusti farmaci che richiedono costanza nell’applicazione.
Alla base delle infezioni sono funghi, lieviti e muffe, microorganismi che si sviluppano con grande facilità in ambienti caldo umidi. Le unghie dei piedi sono quindi maggiormente colpite rispetto alle mani perché il calore sviluppato nelle calzature facilita l’insorgenza e la proliferazione dei patogeni.
Spesso la parte apicale dell’infezione, cioè quella che si vede, è solo la punta dell’iceberg interessando i tessuti più profondi sotto l’unghia che tende ad aumentare di spessore diventando porosa (friabile) e quindi anche più fragile con conseguente sfaldamento, fino al distacco dell’unghia stessa. Le persone che soffrono di onicomicosi lamentano oltre al disagio estetico anche dolore che peggiora la qualità della vita.
Non bisogna rimandare il trattamento di queste infezioni perché la situazione nel tempo non può che peggiorare. La patologia è trasversale per sesso ed età, ma sono molti gli anziani ad esserne colpiti anche perché con gli anni la struttura dell’unghia cambia diventando di per sé più vulnerabile e quindi più esposta all’aggressione dei microrganismi.
«È proprio questa la stagione ideale per iniziare il trattamento poiché con il caldo si possono finalmente indossare scarpe aperte che evitano la formazione di umidità. Di maggiore utilizzo sono i prodotti ad uso topico, cioè smalti o soluzioni ungueali a base di amorolfina e tioconazolo – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. Altri principi attivi utilizzati nei farmaci contro le micosi sono ciclopirox e griseofulvina. Ognuna di queste sostanze va però valutata caso per caso e anche la loro applicazione deve seguire precise regole che il farmacista spiegherà nel dettaglio al paziente indicando talvolta l’alternarsi di diversi prodotti per ottenere un risultato ottimale. Sono disponibili anche smalti terapeutici colorati in grado di mascherare fin dalla prima applicazione gli inestetismi provocati dall’onicomicosi. Si devono, però, distinguere le onicomicosi dalle onicodistrofie, cioè comunissime alterazioni della lamina ungueale di mani e piedi dovute a traumi, carenza di vitamina, terapie radio in oncologia. In questo ambito il farmacista può essere di fondamentale aiuto per migliorare la salute dell’unghia nella delicata fase della ricrescita.
Esistono, infine, farmaci da assumere per via orale a base di terbinafina e itraconazolo che necessitano della prescrizione del medico».
Ad essere più esposti alle infezioni micotiche sono i soggetti con maggiore sudorazione, ma in generale si deve puntare il dito contro calze sintetiche e calzature non traspiranti. Ecco perché è sempre consigliabile fare “respirare” di tanto in tanto i piedi nel corso della giornata, fosse anche solo per pochi minuti di seguito.
Il rischio di contrarre infezioni ai pedi viene però anche dallo sport e in particolare dal nuoto anzi dal piano vasca delle piscine dove non si deve mai camminare (docce comprese) senza indossare le proprie ciabatte che vanno regolarmente pulite. Attenzione anche alle saune per le quali vale il medesimo consiglio e agli spogliatoi delle palestre dove è bene avere sempre a disposizione calzini puliti, preferibilmente in cotone.
Un suggerimento valido per tutti è quello di asciugare con accuratezza i piedi dopo averli lavati, magari con saponi antifungini, soprattutto se si indossano scarpe chiuse come quelle sportive che essendo generalmente prodotte con tessuti sintetici sono particolarmente a rischio per lo sviluppo dell’onicomicosi, così come le calzature antinfortunistiche, necessarie per la sicurezza del lavoratore, che proprio per la loro struttura, possono provocare le micosi.
Un accenno, infine, alle patologie che provocano fragilità della pelle e delle unghie come il diabete e la psoriasi. I pazienti che ne sono affetti devono seguire con grande scrupolo le indicazioni sanitarie e igieniche del proprio medico curante.