Accorgimenti utili e aiuti farmacologici
Con la bella stagiona aumenta la voglia di viaggiare, accompagnata spesso e soprattutto nell’età infantile dal fastidioso mal d’auto. Si tratta di un disturbo – il termine medico è cinetosi o chinetosi – che compare a partire dai 2-3 anni, tende a svanire con la crescita, e può perdurare talvolta nell’adulto. Il motivo per cui tanti bambini soffrono questo disagio è semplice: il nostro organismo, nei primi anni dello sviluppo, non è abituato a subire un trasporto passivo. Il malessere, quindi, compare a seguito di accelerazioni, vibrazioni e sobbalzi che stimolano il centro dell’equilibrio situato nell’orecchio interno. Le informazioni cerebrali che arrivano dall’orecchio entrano in conflitto con i segnali che provengono dall’occhio, provocando nausea, sudori freddi, vomito. Anche la semplice osservazione di un’immagine in movimento può essere sufficiente a scatenare i disturbi.
Nel bambino, l’incompleta maturazione del sistema di controllo dell’equilibrio provoca un difetto o un eccesso di sensibilità, che si traduce immediatamente nella cinetosi. Nell’adulto, invece, il mal d’auto (o mal di viaggio, più in generale) è legato più a una maggiore sensibilità cerebrale dei segnali in arrivo dall’orecchio: una sorta di amplificazione sonora dovuta ad ansia o a patologie peculiari come la labirintite. In entrambi i casi, comunque, il sistema nervoso autonomo, che regola funzioni indipendenti dalla volontà (come la frequenza cardiaca, la sudorazione e l’attività della muscolatura intestinale) è sollecitato al punto da indurre il vomito.
Esistono degli accorgimenti utili per prevenire la cinetosi come posizionare il seggiolino nella parte centrale del sedile posteriore, oppure fare in modo che il bambino sia sufficientemente sopraelevato per osservare davanti a sé e non lateralmente. Inutile dire che è fondamentale una guida dolce e senza strappi, frenate, e brusche accelerate, e non enfatizzate il beccheggio dell’auto con curve troppo decise. Sono da evitare la lettura, l’uso del cellulare o eventuali schermi posizionati sullo schienale anteriore o sul cruscotto: lo sguardo del bambino deve sempre accompagnare e seguire il movimento del mezzo. Non incominciare il viaggio a stomaco vuoto: un leggero spuntino con cibi asciutti digeribili e acqua naturale (evitare succhi o bibite di qualsiasi genere) è l’ideale, da ripetere spesso in caso di lunghe percorrenze. Le soste sono essenziali per respirare aria fresca e sgranchire la muscolatura: una ogni due ore se il viaggio è lungo. Un eventuale pallore, agitazione eccessiva alternata a sbadigli, e rifiuto del cibo sono da interpretare come segnali di una nausea incipiente.
«I prodotti maggiormente consigliati in farmacia contengono dimenidrinato, in compresse o gomme da masticare nella formulazione per adulti e bambini – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. I chewing gum sono sconsigliati sotto i 4 anni di età.
Tra i prodotti naturali molto usato è lo zenzero, nella prevenzione e nel trattamento della cinetosi e della nausea. Vengono utilizzati anche bracciali da polso che sfruttato l’effetto terapeutico di bloccare perificamente il centro del vomito attraverso un azione di riflesso».
In natura lo zenzero, per la sua tendenza ad aumentare la motilità intestinale, è usato nella prevenzione della cinetosi e nel trattamento dei disturbi digestivi.
Se gli effetti sono particolarmente frequenti, pronunciati, ed associati a mal di testa, disturbi visivi, uditivi, difficoltà a camminare o a parlare è importante consultare il proprio medico di medicina generale.
di Nicoletta Fattori