Farmaci e consigli

Estate stagione a rischio per le pelli delicate

di Nicoletta Fattori

In estate l’acne necessita di comportamenti ancora più “rigidi” affinché la situazione non peggiori. Le alte temperature e l’umidità che provocano una intensa sudorazione sono dannose per i pazienti, spesso molto giovani, che non devono mai interrompere le terapie farmacologiche prescritte dal dermatologo, con particolare attenzione ad alcune categorie di farmaci da utilizzare rigorosamente la sera.

Le pelle acneica è delicata e deve essere schermata con creme ad alta protezione, ma è anche opportuno prendere il sole a piccole dosi, in orari particolari cioè al mattino e nel tardo pomeriggio. Questa semplice regola può in parte contribuire a diminuire l’infiammazione della pelle acneica. Se è vero che la cute si asciuga sotto il sole apparendo meno unta e alcune lesioni si seccano con un effetto estetico migliorativo, si deve prestare attenzione perché potrebbe trattarsi di una arma a doppio taglio. L’accresciuta pigmentazione della pelle, infatti, può mascherare le imperfezioni, conferendo uniformità cromatica, ma contemporaneamente l’ispessimento dello strato superficiale della pelle provoca la formazione di comedoni, ostruzioni dei follicoli piliferi causate dall’accumulo di sebo, cellule morte e altre impurità chiamati punti neri (comedoni aperti) e punti bianchi (comedoni chiusi, sotto pelle) con conseguente ripresa dell’acne una volta finita la vacanza.

Esistono diversi tipi di questa patologia. L’acne con prevalente componente seborroica deriva da un insieme di concause, una iperproduzione di sebo su base ormonale, stagionale (in inverno la pelle del viso tende a essere più grassa), età, familiarità, stress, inquinamento, malattie e farmaci e nei soggetti predisposti, un ruolo può averlo in parte l’alimentazione, ma è molto soggettivo. In alcuni casi, poi, la pelle presenta una tendenza a produrre delle occlusioni costituite da cheratina che impediscono la fuoriuscita del sebo in eccesso. A quel punto il grasso si accumula formando comedoni, che quando si aprono formano punti neri costituiti da sebo secco. La terza possibile causa dell’acne è data da infezione provocata da un batterio, il Propionibacterium acnes, che predilige un ambiente acido come quello della cute dove prolifera creando un’infiammazione purulenta. Esistendo origini diverse di questa malattia della pelle non si deve improvvisare una terapia fai-da-te, ma rivolgersi al dermatologo che prescriverà le cure più opportune. Riassumendo l’acne con seborrea con il sole migliora, ancor più con l’acqua salata, perché secca la pelle e le pustole superficiali. Attenzione però perché in presenza di acne grave con elementi nodulo-cistici, il sole non sostituisce la terapia farmacologica, che blocca a monte la produzione eccessiva di sebo. Quindi il sole, sempre con moderazione, va bene per l’acne seborroica e per le lesioni pustolose superficiali, maè dannoso per l’acne comedonica, perché si aggrava l’ effetto occlusivo. Dal momento, però, che ogni pelle è diversa e risponde in modo individuale al sole bisogna affidarsi al  consiglio degli operatori sanitari, ferma restando una regola generale: le ustioni sono dannose per tutti poiché aumentano il rischio dei tumori della pelle e anche della rosacea.

«Per la cura dell’acne esistono farmaci fotosensibili che quando interagiscono con i raggi UV, possono rendere la pelle più suscettibile al sole, provocando reazioni come arrossamenti, eruzioni cutanee, prurito e in alcuni casi vesciche – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. Si tratta di medicinali che devono essere rigorosamente applicati la sera, lavando e risciacquando la pelle con prodotti opportuni  la mattina successiva, prima dell’esposizione. In farmacia invitiamo sempre chi soffre di acne a non interrompere o modificare  autonomamente la terapia prescritta dal medico e ad utilizzare i farmaci in maniera opportuna affinché l’estate non porti con sé un peggioramento della situazione e siamo sempre disponibili ad offrire consigli utili. Ricordo, inoltre, che anche per i solari e i dopo sole idratanti esistono prodotti più indicati di altri per le pelli acneiche».

Anche se si assumono antibiotici a base di tetracicline si deve prestare molta attenzione all’esposizione solare, inoltre non si dovrebbero mai schiacciare i foruncoli per non favorire lo sviluppo di altre possibili infezioni batteriche o la formazione di cicatrici che poi risulteranno lesioni ancora più evidenti. Infine per mascherare una pustola particolarmente visibile usare con parsimonia stick correttivi e make up che devono essere sempre non occludenti e non comedogenici (che non ostruiscono i pori) detergendo successivamente a fondo la cute.

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