Massima attenzione anche in città
di Nicoletta Fattori

In estate si acuisce il rischio di congestione a causa di bevande e cibi freddi oppure dei bagni in mare, piscina, laghi e fiumi effettuati in piena digestione. L’improvviso sbalzo termico provoca il rallentamento, o addirittura il blocco, della digestione con la conseguente comparsa di malesseri che vanno da leggeri a gravi arrivando anche all’esito letale.
L’Istituto Superiore di Sanità ricorda che durante la digestione anche un eccessivo sforzo fisico o il passaggio da un ambiente caldo ad uno freddo, come entrare in un locale climatizzato con temperature troppo basse, può provocare una congestione digestiva.
Ad essere più facilmente colpiti sono i bambini e gli adolescenti, sia perché il loro apparato digerente è più delicato rispetto a quello degli adulti, sia perché sono meno attenti ai segnali inviati dal corpo. I disturbi che possono comparire in caso di congestione digestiva sono, in genere, non specifici e comuni anche ad altre condizioni come, ad esempio, il colpo di calore o l’insolazione. In maniera graduale compaiono dolore al torace, sudorazione fredda, brividi, pallore, pelle d’oca, spossatezza, sensazione di pesantezza allo stomaco, bruciore allo stomaco, crampi all’addome o allo stomaco che può risultare anche solo dolorante, flatulenza, capogiri, stato confusionale, visione offuscata, mal di testa, nausea e vomito, abbassamento della pressione arteriosa, con sensazione di svenimento che difficilmente culmina in una perdita di coscienza (lipotimia) e infine, nei casi gravi lo svenimento.
Solo raramente, a seguito di un rapido e intenso sbalzo di temperatura (shock termico) come quello che si verifica, ad esempio, tuffandosi in acque molto fredde durante la digestione, può determinarsi una congestione fulminea che può causare uno svenimento. Quando ciò accade in acqua può sopraggiungere la morte per annegamento.
«“Ho sempre fatto così e non mi è mai successo niente” è questa una delle frasi tipiche delle persone colpite da congestione oppure da coloro che non vogliono mettere in atto le misure preventive. Purtroppo spesso e soprattutto in estate non c’è neanche il tempo di pronunciare poche parole perché la congestione fulminante è davvero un evento emergenziale grave. Tra l’altro è importante riconoscere i primi segnali per far sì che la situazione non degeneri – spiega Gianmarco Padovani, vicepresidente Federfarma Verona -. Massima attenzione nelle località turistiche della nostra provincia e in particolare sul Lago di Garda, ma anche nelle piscine della città e in centro dove spesso i turisti per rinfrescarsi assumono bevande e cibi molto freddi dopo lunghe ore sotto il sole cocente. Essendo un polo sanitario estremamente diffuso sul territorio e sempre aperto, non è inusuale che in farmacia vengano accolti utenti stranieri, ma anche residenti soprattutto bambini e anziani, che presentano condizioni compatibili con la congestione. A quel punto dopo averli accolti e ascoltati, si mantiene caldo il ventre, li si tranquillizza, chiamando il 118 nei casi più preoccupanti. La congestione è un disturbo frequente che molto spesso risulta passeggero, ma è importante intervenire e prevenire tutte le situazioni a rischio per godersi un’estate tranquilla».
Il processo digestivo inizia 20-30 minuti dopo il pasto e può durare anche diverse ore, a seconda della quantità e del tipo di alimenti consumati: un pasto abbondante e ricco di grassi impiegherà molto più tempo ad essere digerito rispetto ad un pasto leggero a base di frutta e verdura. In generale dura almeno un paio d’ore e 3 (oppure oltre) se si mangia pesante con cibi grassi ed elaborati.
Dopo mangiato, per permettere la digestione, il sangue fluisce preferenzialmente nello stomaco e nell’intestino facendo così aumentare la temperatura corporea. In questa fase molto delicata, un forte sbalzo termico attiva una reazione di difesa da parte dell’organismo per mantenere la temperatura corporea costante. Ciò avviene tramite un meccanismo cosiddetto di vaso-costrizione (restringimento dei vasi sanguigni) che si verifica nello stomaco e nell’intestino. La conseguente diminuzione dell’afflusso di sangue provoca un blocco digestivo. Il risultato è uno squilibrio circolatorio che, oltre all’interruzione del processo digestivo, in alcuni casi può causare una crisi circolatoria dalle gravi conseguenze.
Alla prima sensazione di malessere bisogna sospendere ogni attività, distendersi con le gambe sollevate rispetto alla testa in un luogo ben ventilato ed asciutto, tenere calda la pancia per ripristinare la temperatura corporea e riattivare la digestione effettuando un lieve massaggio. È utile anche inumidire di tanto in tanto la fronte con un panno imbevuto d’acqua a temperatura ambiente. Se la congestione è avvenuta dopo un bagno, bisogna asciugarsi e riscaldarsi immediatamente.
È sempre importante, infine, ascoltare il proprio corpo e saper valutare la condizione fisica del momento: se ci si sente appesantiti è meglio aspettare prima di fare il bagno. Un consiglio utile sempre è quello di entrare in acqua gradualmente, bagnandosi prima polsi e tempie, per abituare il corpo alla diversa temperatura ed evitare così lo shock termico, la causa principale della congestione.