Farmaci e consigli

Si chiamano forasacchi e sono tra le più pericolose insidie per la salute degli animali, specialmente i cani. Le spighe secche delle graminacee, già presenti in tutte le zone verdi di città e campagna, “aggrediscono” gli animali  in maniera subdola durante la passeggiata nei campi e nei giardini, agganciandosi al pelo per poi proseguire ledendo soprattutto la cute delle zampe e dell’orecchio dove si spingono finanche a perforare il timpano, se non intercettate con tempestività.

Bisogna fare molta attenzione quindi se il cane dopo la passeggiata tiene la testa piegata o la scuote, se zoppica o si muove in modo anomalo, se si lamenta. Le spighe possono, inoltre, conficcarsi tra i polpastrelli e dopo aver lacerato la pelle continuare il loro doloroso cammino fin nelle carni dell’animale. Un’altra zona ad alto rischio sono le narici del tartufo (il naso del cane) che essendo spesso a livello del suolo si predispongono ad essere attaccate dalle infiorescenze.

In tutti i casi è consigliabile recarsi dal veterinario perché le operazioni di recupero devono essere condotte in maniera delicata, ma professionale mentre spesso i padroni, nel tentativo di aiutare il proprio cane con l’utilizzo di una pinzetta producono un danno ancora maggiore conficcando le parti secche sempre più in profondità con il rischio di infezione. Spesso, se il padrone non si è accorto di nulla e la spiga è già da qualche giorno nella cute, si forma un ascesso pustoloso che a maggior ragione deve essere trattato dal medico veterinario il quale valuterà l’opportunità di prescrivere, dopo la rimozione, una cura antibiotica. Purtroppo sono frequenti i casi che obbligano il chirurgo ad intervenire in anestesia totale, soprattutto se si tratta dell’orecchio medio.

Inutile dire che questa condizione in qualsiasi parte del corpo si verifichi è assai dolorosa per l’animale colpito che può essere anche il gatto, sebbene in percentuale molto inferiore rispetto al cane.

Una pratica utile alla prevenzione è controllare quotidianamente il cane  cane, spazzolarlo sempre, a maggior ragione se a pelo lungo, ma porre molta attenzione anche alle orecchie e alle parti più esposte perché glabre come la pancia, l’inguine, le ascelle. Se possibile, infine, evitare parchi e zone verdi i cui prati non vengono regolarmente tagliati dalle pubbliche amministrazioni e stare ancora più attenti quando le spighe maturano cambiando colore da verde a giallo oro: è allora che diventano massimamente pericolose.

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