Schermatura e idratazione per scongiurare segni permanenti

Le cicatrici e il sole non vanno d’accordo. Più vengono esposte e più risulteranno visibili, talvolta in maniera permanente.
La cicatrice è il tessuto fibroso che si forma per riparare una lesione della pelle causata da traumi, interventi chirurgici o patologie. .
Esistono diversi tipi di cicatrici: fisiologiche che, pur essendo all’inizio arrossate e pruriginose, tendono a guarire facilmente nel tempo, ipertrofiche (in rilievo), cheloidee (simili alle ipertrofiche, che si estendono però oltre i bordi della ferita), atrofiche cioè infossate (come quelle lasciate dalla varicella o dall’acne)
La prima cosa da fare per aiutare la cicatrizzazione di una ferita è utilizzare prodotti idonei a disinfezione, detersione, idratazione, in quest’ultimo caso con creme e gel specifici che possono aiutare a ridurre la visibilità delle cicatrici e favorire una guarigione ottimale.
La corretta cicatrizzazione di una ferita avviene in assenza di luce, soprattutto intensa e diretta come quella che colpisce la pelle durante la stagione estiva. Se ci si espone quindi al sole, anche semplicemente camminando in città o facendo jogging, si devono proteggere quelle parti dell’epidermide che risultano particolarmente delicate, come, appunto le cicatrici.
Anche le tempistiche sono importanti. Se la cicatrice ha poche settimane non si deve mai esporla ai raggi del sole e anche successivamente si devono prendere precise precauzioni affinché non rimanga come segno indelebile sul corpo. La cicatrizzazione è, infatti, un processo molto lungo.
Ogni soggetto reagisce in maniera diversa Di solito dopo l’eliminazione dei punti di sutura la cicatrice appare sottile e lineare, ma nelle settimane successive si presenta dura, arrossata e sporgente. Solo dopo molti mesi si ammorbidisce e riprende un colorito normale.
La guarigione dipende anche dalla natura della ferita, dalla sua profondità o dalla fragilità della pelle del singolo soggetto.
Cheloidi e cicatrici ipertrofiche non devono mai essere esposte ai raggi del sole, poiché esso provoca spesso spiacevoli alterazioni del colorito della pelle (discromie). Le cicatrici si abbronzano apparentemente come il resto della pelle del corpo, ma il problema sorge soprattutto d’inverno quando l’abbronzatura se ne va e se la lesione non è perfettamente guarita potrebbe mantenere un colorito più scuro, per sempre. Se proprio non si vuole rinunciare all’abbronzatura la cicatrice deve essere sempre schermata con creme ad altissima protezione (50+) o meglio ancora con specifici cerotti che agiscono sull’idratazione della cicatrice e/o sulla protezione totale dai raggi del sole. Si tratta di cerotti ad alta tenuta anche dell’acqua (water proof) e sono quindi perfetti per i bagni.
«Le cicatrici in estate sono un tasto dolente per molti pazienti che, non volendo rinunciare al sole, devono essere istruiti sull’importanza di prendersene cura con particolare attenzione – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. A seconda della lesione e del suo stato esistono diversi rimedi che possono contemporaneamente proteggere e idratare. Bisogna conoscere bene la natura dei prodotti utilizzati perché alcuni sono esclusivamente idratanti, altri sono protettivi dal raggi solari, mentre ne esistono di specificamente studiati per le pelli più delicate come quelle dei bambini o degli anziani. Di sicuro il sole non fa bene alle cicatrici e non ne accelera, anzi il contrario, la guarigione, quindi è opportuno chiedere consiglio al medico o al farmacista per non trovarsi in inverno con un peggioramento, soprattutto cromatico, della lesione».
di Nicoletta Fattori