Farmaci e consigli

Ottobre dedicato alla campagna di prevenzione contro il tumore al seno

di Nicoletta Fattori

Mammografie gratuite ogni due anni, attenzione ai segnali del corpo, fare attività fisica, evitare alcol, fumo, combattere sovrappeso, obesità e per le neo mamme proseguire l’allattamento almeno fino al sesto mese d’età del figlio. Affrontare la“prevenzione” del tumore al seno significa aprirsi ad  una vasta panoramica di indagini diagnostiche e atteggiamenti corretti, anche a seconda delle fasce di età, che si fondano sulla conoscenza e quindi sull’informazione rivolta a tutta la popolazione, perché anche gli uomini, seppure in percentuale molto inferiore possono venire colpiti da questa neoplasia.

Per tutto il mese di ottobre le spillette-gioiello della Fondazione AIRC per la ricerca sul cancro sono a disposizione della cittadinanza, con una offerta minima di 2 euro presso le farmacie di Federfarma aderenti e riconoscibili dalla locandina (elenco completo nel sito nastrorosa.it). L’obiettivo della raccolta fondi e della campagna informativa di sensibilizzazione è sostenere la ricerca scientifica e diffondere la cultura della prevenzione ampliando sempre di più la platea di donne che si sottopongono a visite mediche, controllo personale (autopalpazione del seno) e screening mammografico.

«La campagna “Nastro Rosa” rientra nell’ampio Protocollo di collaborazione “Insieme per la prevenzione” siglato tra AIRC e Federfarma – spiega Elena Vecchioni presidente Federfarma Verona. Grazie all’alta frequentazione di cittadini, con una media nazionale di 200 utenti al giorno, la farmacia è il sito ideale per la divulgazione della cultura legata alla prevenzione che, per quanto riguarda il tumore al seno deve essere eseguita con regolarità e costanza. Tutte le donne devono essere informate fin da giovanissime su questa grave patologia e anche una piccola spilla che attrae l’attenzione può essere utile ad approcciare l’argomento che viene poi approfondito attraverso i depliant esplicativi di AIRC presenti nelle farmacie per tutto il mese di ottobre. Purtroppo anche gli uomini, seppure in percentuale minima, vengono colpiti da questo carcinoma che generalmente si definisce femminile».

«Il tumore al seno è una priorità per Fondazione AIRC sin dalla sua nascita 60 anni fa, e continua a esserlo: siamo orgogliosi di aver contribuito ai progressi straordinari raggiunti dalla ricerca in questi decenni, che hanno portato all’88% la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi, e per il 2025 abbiamo destinato circa 14 milioni di euro a progetti e borse di studio con l’obiettivo di trovare cure efficaci anche per le donne colpite dalle forme più aggressive – dichiara Antonio Maria Cartolari, presidente del Comitato Veneto Trentino Alto Adige di Fondazione AIRC –. A ottobre, mese in cui tutto il mondo si mobilita contro il cancro al seno, Fondazione AIRC intensifica l’impegno a livello sia nazionale che locale con eventi e iniziative di raccolta fondi e di sensibilizzazione, anche grazie a partner come Federfarma e alle farmacie che scelgono di distribuire le spille con il Nastro Rosa di AIRC e di diffondere informazioni e indicazioni per la prevenzione primaria e secondaria».

«Sebbene non esistano statistiche precise che indichino quante donne in età fertile siano all’oscuro di adeguate informazioni sul cancro al seno, dati recenti dimostrano comunque che le conoscenze sono incomplete – dice Nadia Segala, Consiglio direttivo Federfarma Verona -. Dati nazionali rilevano, infatti, che il 24% delle giovani donne italiane non è a conoscenza dei programmi di screening, mentre solo il 41% sa di poter eseguire una mammografia biennale, anche in Veneto gratuita, attraverso il Servizio Sanitario Nazionale. Inoltre molte giovani avrebbero conoscenze confuse riguardo all’età e alle modalità dello screening, elementi considerati fondamentali per la prevenzione. In questo contesto esistono, quindi, ampi margini di efficacia della campagna “Nastro Rosa” poiché è fondamentale per un’adeguata prevenzione del cancro mammario, che ogni singola donna in età fertile venga raggiunta da una comunicazione sanitaria efficace».

Nel 2025 si stima che il tumore al seno negli uomini rappresenterà circa l’1% di tutti i tumori della mammella, una percentuale che si traduce in circa 500 nuovi casi all’anno in Italia, secondo i dati. Si tratta di un tumore raro perché il tessuto mammario maschile, poco abbondante e meno esposto a  ormoni estrogeni, rende la malattia meno diffusa rispetto alle donne. La sua incidenza sta però lentamente aumentando tra i giovani, anche se l’età più a rischio rimane quella tra i 60 e i 70 anni.

I dati. Ogni anno in Italia si ammalano di tumore al seno circa 53.000 donne e 500 uomini. Si stima che circa il 5-10% sia legato a mutazioni ereditarie tramandate dai genitori ai figli. Un quarto dei casi di tumore al seno ereditario è caratterizzato dalla presenza di mutazioni nei geni BRCA1 e BRCA2.

Campanelli d’allarme. Fare attenzione ai segnali del corpo è fondamentale per la propria salute. Per questa patologia ci si deve allertare quando si notano la presenza di un nodulo, rossore e ispessimento della pelle attorno al capezzolo, modifiche della forma del capezzolo, perdita di sangue, siero o latte, tumefazione ascellare.

Corretti stili di vita. I consigli da seguire per ridurre il rischio di ammalarsi sono fare attività fisica , non bere alcolici, scegliere un’alimentazione equilibrata ricca di vegetali e non fumare. La prevenzione generale invita fortemente a non fumare, fare attività fisica, scegliere un’alimentazione equilibrata e ricca di vegetali utili nella lotta al sovrappeso e all’obesità considerati fattori di ischio.  Per le neo mamme il consiglio è di proseguire l’allattamento fino ai 6 mesi di età, e oltre, del figlio.

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