Farmaci e consigli

La farmacia affianca ASL e Comuni nella prevenzione

di Nicoletta Fattori

Forte febbre, dolore muscolare e alle articolazioni che può perdurare nel tempo, anche per mesi e addirittura anni. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità la prima edipemia di Chikungunya nota è stata segnalata nel 1957 in Tanzania anche se già nel 1779 era stato descritto un contagio in Indonesia attribuibile forse allo stesso agente virale.

Attualmente l’infezione è stata identificata in oltre 60 Paesi di Africa, Asia, Europa e Americhe. In Italia se ne parla dal 2007 e ultimamente l’attenzione è aumentata a causa della conferma di 146 casi in Italia (dal 1° gennaio al 2 settembre 2025. Fonte ISS) con due focolai, in Emilia Romagna e uno più piccolo in Veneto. Proprio nei giorni scorsi è stata eseguita a Parona una disinfestazione mirata all’abbattimento delle zanzare che sono il vettore della malattia.

La lotta alla Chikungunya è incentrata sulla prevenzione della puntura di zanzara e sulla gestione dei sintomi in caso di infezione poiché non esiste una cura antivirale specifica né un vaccino autorizzato in Europa. La prevenzione include quindi l’uso di repellenti, abiti coprenti, zanzariere e l’eliminazione delle aree di riproduzione delle zanzare nonché la lotta domestica alle zanzare attraverso i kit antilarvali che nelle farmacie di Verona e provincia sono ancora a importo agevolato (5,5 euro a confezione).

«La Chikungunya rientra nelle arbovirosi, malattie infettive trasmesse da artropodi (zanzare, zecche, flebotomi) che possono colpire sia l’uomo che gli animalidice Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. La farmacia è il sito sanitario in cui maggiormente si concentrano le domande dei cittadini in merito alla situazione attuale che sta preoccupando i residenti e il farmacista dispensa consigli mirati per proteggersi dalle zanzare, con particolare attenzione in caso di abitazioni dotate di giardini, nel qual caso risulta efficace l’utilizzo del kit antilarvale. La farmacia affianca ASL e Comuni nella prevenzione facendo la propria parte nel sensibilizzare la popolazione in merito a questo problema di salute pubblica».

Le arbovirosi sono un gruppo di malattie virali trasmesse all’uomo e agli animali attraverso la puntura di artropodi, come zanzare e zecche. Le manifestazioni cliniche variano da sintomi lievi simili all’influenza a quadri più gravi, e includono malattie note come la Dengue, la Chikungunya, la Zika e la West Nile.

«Essendo virale (non batterica) l’infezione non necessita di antibiotico e statisticamente i casi più complicati si verificano con maggiore incidenza in pazienti fragili. Rimane il fatto che, comunque, non va mai sottovalutata la prevenzione – spiega  Gianmarco Padovani, vicepresidente Federfarma Verona -. In generale settembre è il mese in cui tutte le zanzare sono più aggressive poiché per tramandare la specie devono deporre quante più uova possibile. La migliore strategia per bloccare l’invasione delle zanzare, in aggiunta alle disinfestazioni a cura delle pubbliche amministrazioni, è quindi l’eliminazione delle larve che sono organismi acquatici, prima di trasformarsi in insetti volanti. Ricordo infine che la farmacia, quale polo sanitario diffuso sul territorio, offre un ulteriore livello di sicurezza poiché il farmacista qualora ravvisasse una situazione preoccupante invia subito il paziente al medico di medicina generale, alla Guardia Medica o al Pronto Soccorso più vicino».

Le zanzare sono attive principalmente tra i 25°C e i 30°C, temperature ideali per il loro sviluppo e la riproduzione, ma possono sopravvivere anche in condizioni più miti. Quando la temperatura scende sotto i 10°C, le zanzare adulte entrano in uno stato di “diapausa” o letargo, immobilizzandosi e rallentando le loro funzioni vitali, mentre le specie che vivono in ambienti protetti come le case possono sopravvivere più a lungo.

Utilizzo del kit antilarvale: posizionare una volta al mese, le compresse del blister in tombini, pozzetti, griglie per la raccolta dell’acqua piovana, anche dei garage, per ottenere un’efficace copertura. Si deve porre attenzione a non depositare le pastiglie in acque superficiali come vasche di fontane, laghetti o stagni. La prassi corretta è eliminare da balconi e giardini l’acqua stagnante dei sottovasi e di qualsiasi altro “contenitore” (anche i teli cerati) in cui la zanzara può depositare fino a 500 uova per volta. A questo proposito si ricorda di cambiare almeno una volta al giorno l’acqua nelle ciotole degli animali, che deve essere sempre fresca e facilmente raggiungibile.

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