Farmaci e consigli

Condizione da gestire e prevenire

È considerata la “pressione di serie B”, se ne parla poco e si dà per scontato che non sia pericolosa, invece oltre ad essere una condizione debilitante l’ipotensione può celare o incidere su  condizioni patologiche anche gravi.

Per tutta la stagione calda la pressione bassa peggiora perché l’aumento di temperatura fa dilatare i vasi sanguigni provocando sudorazione fredda, giramento di testa e vertigini, mal di testa, pallore, nonché spossatezza diffusa e astenia che impediscono di condurre una vita normalmente attiva.

Foto: Fotolia 

Inoltre i disturbi dell’ipotensione possono manifestarsi con particolare evidenza in vacanza quando il fisico si deve adattare a condizioni climatiche diverse da quelle abituali, oppure in presenza di forte umidità atmosferica, durante sforzi prolungati come allenamenti sportivi, passeggiate sotto il sole cocente e con molta frequenza durante e dopo l’esposizione al  sole in spiaggia, piscina, montagna. L’ipotensione può provocare svenimenti (sincopi) che vanno affrontati immediatamente chiamando il 118 e facendo subito stendere il soggetto, sollevandogli le gambe affinché il sangue fluisca in direzione della regione cerebrale.

Ipotensione e farmaci

Si parla di pressione bassa quando i livelli sono al di sotto di quelli medi, ovvero 110-120 mmHg (millimetri di mercurio) di pressione massima (sistolica) e 70-80 mmHg di pressione minima (diastolica).

Molti farmaci possono indurre ipotensione come effetto collaterale o principale. Tra questi, alcuni dei più comuni sono i farmaci per l’ipertensione (come i diuretici, i betabloccanti, gli ACE inibitori e i sartani), i farmaci antipsicotici, alcuni antidepressivi (come i triciclici), i farmaci anti-parkinsoniani e alcuni farmaci per la disfunzione erettile. 

Ipotensione e tintarella

Gli ipotési devono prendere il sole con cautela perché, durante e dopo, si possono avvertire un senso di malessere e vertigine. Ciò avviene a causa della vasodilatazione provocata dal caldo. Il consiglio è di non arrivare a questo stadio proteggendo sempre la testa con fazzoletto o cappello, riparandosi sotto l’ombrellone o ancora meglio sotto un albero soprattutto nelle ore più calde, idratandosi bevendo molto con acqua, mai ghiacciata.

Quando la pressione bassa è pericolosa

Variazioni considerevoli e improvvise verso il basso della pressione arteriosa sono responsabili di quadri clinici importanti quali la sincope (svenimento), associata alla sensazione di svenimento e giramento di testa (lipotimia).

Quando l’ipotensione è severa, gli organi non ricevono una quantità di sangue sufficiente al loro corretto funzionamento. Questo può portare a conseguenze anche gravi, come il collasso cardiocircolatorio o shock, che se non trattato tempestivamente, può essere potenzialmente letale.

Un’altra condizione grave che provoca l’abbassamento repentino della pressione arteriosa è data dalla presenza di emorragie sia esterne che interne.

Misurazione corretta

È buona abitudine misurare la pressione sanguigna con regolarità sia per i soggetti ipertesi che per quelli ipotesi e per tutti almeno un paio di volte l’anno. Esistono validi sfigmomanometri da utilizzare a casa in maniera autonoma, oppure ci si può rivolgere a tutte le farmacie territoriali.

La pressione deve essere misurata in condizione di tranquillità e mai dopo mangiato, poiché la digestione ne altera i valori. È consigliabile, inoltre, effettuare almeno un paio di misurazioni a distanza di qualche minuto e calcolare una media dei valori.

«Durante il periodo estivo, con il sopraggiungere delle temperature molto elevate, turisti e residenti si rivolgono spesso alla Farmacia per la misurazione della pressione sanguigna, colti da malessere – spiega Elena Vecchioni, presidente Federfarma Verona -. Nella maggior parte dei casi si tratta di ipotensione transitoria che può essere risolta con l’ausilio di un integratore salino. Nei casi più complessi si consiglia di consultare il proprio medico di medicina generale. Gli integratori maggiormente consigliati sono a base di Magnesio e Potassio, ma possono essere utili anche principi attivi adattogeni e proenergetici come l’eleuterococco, il ginseng, la carnitina, l’arginina e le vitamine del gruppo B, che il farmacista propone in coerenza con l’eventuale assunzione da parte dell’utente di farmaci per patologie croniche.

Per la gestione dei picchi di calore sono a disposizione della cittadinanza i bollettini della Protezione Civile accompagnati dai consigli del farmacista cui si rivolge in particolare la popolazione anziana, ma anche le giovani mamme con i molti disagi patiti da neonati e bambini piccoli».

«Durante la stagione estiva si fa indispensabile il rapporto con il medico di famiglia in quanto il farmaco anti ipertensivo agisce diversamente, spesso in maniera più efficace, durante i mesi estivi  – sottolinea Gianmarco Padovani, vicepresidente Federfarma Verona -. Questo aspetto unito alla vasodilatazione di arterie e vasi sanguigni indotta dal caldo può scatenare importanti crisi ipotensive. Indispensabile dunque adattare i dosaggi ma anche i tempi della somministrazione. Ad esempio assumere il farmaco prescritto prima di coricarsi può essere un espediente utile per superare queste criticità».

Prevenzione della pressione bassa

Tra le pratiche consigliate nella prevenzione della pressione bassa spiccano l’idratazione, l’assunzione di una dieta ricca di frutta e verdura di stagione, mentre sono sconsigliate le bevande alcoliche che essendo vasodilatatrici tendono ad abbassare ulteriormente la pressione sanguigna, così come sauna e bagno turco. Il caffè o le bevande contenenti caffeina sono in grado si alzare nell’immediatezza la pressione.

Di Nicoletta Fattori

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